ZUBIN MEHTA

Zubin Mehta è un direttore d’orchestra indiano. E’ direttore a vita dell’Israel Philharmonic Orchestra, cittadino onorario di Firenze dove ha diretto il Maggio Musicale Fiorentino come direttore onorario. La stessa carica ricopre a Vienna per la Wien Philharmonic, a Monaco per la Munich Philharmonic , a Los Angeles per la Los Angeles Philharmonic. Nel 2008 riceve il Premio Imperiale World Culture Prize a Tokyo.

Siamo cresciuti con la lirica italiana. Io non potrei neanche pensare ad una stagione lirica o in Italia o in Russia o in America senza rappresentanti del repertorio italiano; questo è sicuro.

Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini, questi quattro signori hanno dato a tutto il mondo melodie che vanno via dal teatro cantando. In Italia c’è un pericolo; il pericolo che un professore d’orchestra non possa insegnare a scuola, vuol dire che la sua esperienza non può passare agli studenti perché c’è un suddivisione dei lavori, questa è una falsità perché la Philadelphia Orchestra, il Wiener filarmonica, hanno tutti professori che insegnano nella scuola della loro città.

Un fagottista, un contrabbassista con 25 anni di esperienza in orchestra, solo lui o lei oggi potrebbe trasmettere qualcosa; invece qui in Italia l’insegnate nella scuola non suonerà nell’orchestra; se uno vuole essere solista va bene ma quanti diventano solisti? Solo il 2% ma il 98% andrà in un’orchestra.

Lo studio dell’orchestra deve essere insegnato da un professore d’orchestra perché entrare in una buona orchestra è difficilissimo, ogni musicista che lei vede in un’orchestra, lei o lui ha battuto almeno otto finalisti. Questo è rappresentativo di quante persone vogliano entrare nell’orchestra, ad esempio per questo posto di secondo violino terzo leggio in moltissimi vengono; poi i finalisti saranno 7 o 8 che io sento con il comitato e ne scegliamo uno o non ne scegliamo nessuno.

Vuol dire che lo standard, il livello, è molto alto oggi e per produrre questo talento i conservatori e le scuole Italiane devono ripensare in questa filosofia. 

La lingua italiana è importantissima per le consonanti, per le doppie consonanti e anche le vocali; le vocali fanno cantare però senza le consonanti la pronuncia diventa tutta “waowaowao”. Quello su cui noi insistiamo, soprattutto con gli stranieri ma anche con alcuni Italiani, è la pronuncia proprio perché la pronuncia fa il ritmo.

Per esempio, Mozart che parlava bene Italiano, ha però scritto i recitativi in un tempo che se lei come Italiana cantasse senza veder il suo ritmo, verrebbe esattamente come ha scritto lui.

Allora la lingua è importantissima per trasmettere non solamente il testo ovviamente, ma anche il ritmo del linguaggio, il ritmo della musica che ha scritto il compositore e l’italiano è perfetto per questo.

Il governo non dà l’appoggio come prima allora si perde un po’ ma non perché la lirica non è abbastanza di alto livello perchè il talento c’è; è l’appoggio del governo non c’è. Il governo ha fatto 15 anni fa queste fondazioni dappertutto ma senza dare alla gente, al popolo la possibilità della defiscalizzazione. Il governo quindici anni fa quando ha fondato queste fondazioni, non ha dato al pubblico e al settore privato la possibilità di defiscalizzazione.

Se alla gente sulla strada dici che se dà 50 euro per andare all’opera li può detrarre dalle tasse, li daranno molto volentieri invece di dare i soldi al governo, ne sono sicuro. Se il governo dà una possibilità a lei come persona di dare 100 euro al suo teatro o un altro che può dare 100mila, la possibilità di dare o al teatro o al governo 100% si preferirà dare al teatro e questo alla fine è il contributo del governo; perché il governo perde questi soldi ma è come una droga per il pubblico offrendo tutta questa musica di teatro, operette, canzoni di strada, canzoni popolari.

L’Italia offre tutto e non sono molti paesi che hanno questa diversità, un mandolino a Napoli o un flauto della montagna di Trento suonano la musica per popolo che popolo apprezza alla stessa maniera. Persone che vanno a sentire e vedere il Rigoletto ed escono cantando “la donna è mobile”.

Io credo sia importantissimo riconoscere questa importanza alla lirica italiana. La città di Tel Aviv, che abbiamo sempre creduto fosse una città brutta, Miami e Tel Aviv sono diventati due città del Baus, del mondo.

Il successo UNESCO non sarebbe stato possibile, forse i 14 altri Italiani importanti possono avere ogni anno un contributo di UNESCO come “National Heritage Site”.

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