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Comunicato Stampa

Il 29 marzo 2022 il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO Presiedutodal dott. Franco Bernabè ha comunicato ufficialmente che lo Stato Italiano candiderà nel 2023 l’Artedel Canto Lirico Italiano per l’inclusione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturaleimmateriale dell’umanità.

Ogni anno il Consiglio Direttivo, al quale siedono i Ministeri competenti, seleziona una candidatura nazionale da inviare a Parigi – dove opera il Segretariato dell’Intergovernmental Committee for thesafeguarding of the intangible cultural heritage UNESCO – per l’esame delle proposte. Nel 2023 ilcomplesso iter del dossier si concluderà, arrivando alla eventuale iscrizione.

Il Presidente del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano, dott. Federico Sacchi, ha espresso vivissima soddisfazione per la delibera del CNIU:

«L’Arte del Canto Lirico Italiano giunge quest’oggi -dopo anni di lavoro- ad un risultato che la nostra comunità reputa di rilevanza storica, persino al di là di quella che sarà la decisione finale da parte dell’UNESCO. È un segnale fortissimo dal punto di vista culturale e artistico: lo Stato Italiano, per mezzo della candidatura, attribuisce centralità e straordinaria rilevanza al patrimonio da noi rappresentato.Attorno alla candidatura culturale immateriale e alla preparazione del dossier si è già avviato unprocesso che ha portato e porterà progetti e collaborazioni fondamentali per la salvaguardia, lavalorizzazione e la diffusione di quest’Arte.Il processo è stato lungo e laborioso, ma occorre premettere che il Comitato ha potuto contare sulfondamentale apporto della struttura del Servizio II – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale delMinistero della Cultura – che ha coordinato i nostri lavori: siamo oltremodo grati alla dr.ssa MariassuntaPeci, Direttore del Servizio II, e alla dr.ssa Elena Sinibaldi, focal point nazionale della ConvenzioneUnesco 2003, che hanno messo a disposizione del processo di candidatura competenza, passione ecapacità straordinarie.

Altro aspetto di cui siamo oltremodo fieri è che il dossier è il prodotto d’una comunità molto diversificata che ha operato in modo intensissimo, sinergico e inclusivo con le istituzioni. Al gruppo di lavoro della Comunità coordinato dalla prof. Rosanna Savoia hanno infatti aderito e contribuito singoli esperti e le massime realtà istituzionali e professionali italiane, fra le quali voglio citare almeno: Assolirica, il Teatro alla Scala, l’Accademia di S. Cecilia, l’Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche, l’Associazione Teatri Italiani di Tradizione, As.Li.Co, il comparto dell’Alta Formazione Artistica Musicale, Festival lirici e gli Istituti di Ricerca musicale. A tutti va un primo ringraziamento per l’enorme lavoro profuso e un grande in bocca al lupo per la sfida impegnativa ed esaltante che da qui prende il via e proseguirà con la stessa costanza e determinazione».

Il Comitato per la Salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano è composto da:

  • Assolirica con sede in Roma, nella persona del suo Presidente Roberto Abbondanza

  • Francesco Bellotto, esperto

  • Orietta Calcinoni, esperta

  • Carmelo Di Gennaro, esperto

  • Fondazione Teatro alla Scala con sede in Milano, nella persona del suo Sovrintendente Dominique, Robert, Antoine Meyer

  • ANFOLS con sede in Roma, nella persona del suo Presidente Francesco Giambrone

  • ATIT con sede in Roma, nella persona del suo presidente e legale rappresentate Luciano Messi

  • Federico Domenico Eraldo Sacchi, esperto

  • Rosanna Savoia, esperta

  • Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia con sede in Roma, nella persona del suo Presidente-Sovrintendente Michele dall’Ongaro

  • Marco Tutino, esperto

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